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Le lacrime di Edoardo, tifoso della Roma malato terminale: «Tra le date dell’eutanasia il 22 maggio, ma c’è la finale di Europa League. Vincetela per me» – Il video

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Radio romana, una delle più famose, spazio dedicato alle telefonate dei tifosi. Tra gli auspici per il prossimo incontro casalingo contro il Milan e gli auguri per la pronta guarigione del difensore Ndicka, uscito dal campo in barella domenica scorsa, chiama Edoardo. «Ciao sono Edoardo, non vorrei parlare della partita con l’Udinese», esordisce il tifoso a Te la do io Tokyo, popolare programma radiofonico di Tele Radio Stereo. «Volevo dire una cosa più in generale», prosegue, con la voce che si incrina un poco, «io ho una malattia terminale, tale che non mi fa morire ma la qualità della vita è quella che è». L’atmosfera cambia di colpo, c’è da credere che ascoltatori e conduttori abbiano trattenuto il fiato. «Ho già preso accordi con una clinica in Svizzera, che mi ha mandato le date», prosegue Edoardo con un tono che prova a tenere leggero, sebbene stia parlando di un appuntamento con un istituto elvetico per il suicidio assistito o l’eutanasia. «Gli svizzeri sono strani, è come se stessi organizzando una gita a una spa», aggiunge per stemperare il tifoso, «una delle date che mi hanno proposto è il 22 maggio. E nella mia testa è scattato qualcosa, mi sono detto: “Ma io il 22 maggio ho qualcosa da fare”. Poi mi sono ricordato, è la finale di Dublino». La sua squadra del cuore, l’As Roma, è ancora in corsa in Europa League, giovedì affronterà il Milan nel ritorno dei quarti di finale. Lo scorso anno, i giallorossi avevano conquistato la finale ma erano usciti sconfitti dal campo di Budapest contro il Siviglia, dopo i rigori e le forti polemiche per un fallo di mano in area degli spagnoli non fischiato dall’arbitro. «Se c’è una cosa che vorrei, anche se è l’ultima…»: Edoardo vorrebbe concludere il suo intervento ma la voce gli si spezza in gola e le lacrime lo interrompono. I conduttori radiofonici rompono il silenzio solo per rassicurarlo. Poi il tifoso prosegue: «Ho fatto tutto quello che potevo fare, ma se c’è una cosa che vorrei è sta ca**o di coppa del ca**o». Ancora dallo studio lo ringraziano, cercano le parole giuste per dargli conforto ma non ce ne sono poi tante. «Ti mandiamo un gande abbraccio, ci hai gelato il sangue ma il cuore è caldo e ti stringiamo. Cosa ti posso dire amico mio?». Edoardo sdrammatizza ancora: «Niente, sempre Forza Roma. E cerchiamo di vincerla». La telefonata è diventata virale sui social, dove gli utenti stanno cercando di individuare il tifoso per metterlo in contatto con la società. Dopo l’intervento del club e dell’allenatore De Rossi che gli hanno lanciato un appello, Adnkronos è riuscita a raggiungerlo, e ha ammesso di aver esagerato le sue condizioni.

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